Il Rompicalcione 2 - Sesta Puntata

I temi della puntata sono scottanti, l'ultima giornata è stata ricca di gol (29) e un solo pareggio, quello fra Lecce e Novara; e quando non ci sono pareggi ci sono verdetti chiari. Uno di questi viene da San Siro dove la Juve ha vinto da grande squadra mentre l'Inter ha perso come una piccola squadra anche se ha messo il cuore. E le squadre che mettono il cuore e l'orgoglio sopra la tecnica dei fuoriclasse sono le squadre che si devono salvare. Cercherò di analizzare la situazione dei nerazzurri e spiegare perchè l'Inter rischia la serie B.

La Juve, ormai è consolidato, è una squadra da paura: affamata, assetata, pericolosa. Sono arrivati a San Siro da primi in classifica e hanno spinto l'Inter a -11.

Ormai sono una squadra che gioca sempre palla, anche rischiando qualcosa, che azzanna gli avversari, che costruisce sulla destra con Lichtsteiner o per vie centrali con Marchisio (grazie alle sponde con Matri).

L'Inter ha dato tutto, ma quel tutto ormai non basta più. Non è facile capire quale sia la soluzione; la squadra è stanca, lenta, con poche alternative credibili.

I numeri dei nerazzurri poi sono impressionanti, 2 vittorie e altrettanti pareggi, al fronte di 5 sconfitte. 11 gol fatti e 16 subiti a pari con il Lecce, mentre solo il Novara, con 17 reti subite, fa peggio.

E' come se l'Inter fosse una squadra di campioni esauriti (quelli del triplete) e i rincalzi non sono chiaramente all'altezza. Bisognava aver la forza di vendere i giocatori migliori dopo la vittoria della Champions, ma oggettivamente in quel momento era difficile smantellare e ricostruire una squadra che si era appena laureata campione d'Europa. E dirlo col senno di poi è troppo facile.

Già un anno fa di questi tempi c'erano stati segnali di cedimento, non c'è stato il rinnovamento e adesso purtroppo si paga. E questo è certamente il problema principale.

L'Inter ha commesso lo stesso errore del Milan dopo la CL del 2007, cioè di pensare di essere eternamente la squadra più forte. In Italia è molto difficile cambiare quando si vince, e dopo gli errori della scorsa estate, non potevi sbagliare anche questa campagna acquisti. Ma oltre ad aver sbagliato gli acquisti, hai sbagliato le cessioni, vendendo Eto'o come se fosse un giocatore qualsiasi e questo è un errore imperdonabile. Anche perchè con i soldi della cessione del camerunense non sono arrivati sostituti all'altezza. Basta dire che uno dei migliori in campo sabato sera, Zarate (da 5.5, 6 al massimo), è stato sostituito con Castaignos. Questo è preoccupante.

E in questo momento all'Inter serve altro. Sono passati da Eto'o a Castaignos.

E adesso si pagano questi errori, con l'Inter che rischia davvero di lottare per tutto l'anno per evitare la B. Non dico di andare in B, ma di lottare per la salvezza.

Ad esempio il Milan dell'81/82 (fresco di stella, vinta infatti nel '79, vinta con grandi giocatori come Baresi, Novellino, Bigon e Capello), per tutto l'anno non hanno fatto altro che ripetere "ma no, non è un problema!". E a fine stagione andarono in serie B.

Nel '94 l'Inter si salvò vincendo a Bergamo, l'ultima giornata, per 2-1. E quell'anno aveva vinto la Coppa Uefa, con Zenga.

C'è da dire però che ci sono squadre peggiori e da notare il fatto che l'Inter sta giocando bene in Champions. Se in Europa è ancora competitiva qualcosa vuol dire. A volte però, per grandi campioni, è più facile trovarsi sull'obiettivo minimo della partita singola che non su un intero campionato. Un po' come un cellulare scarico, che riesce a fare piccolissime chiamate.

Manca insomma la continuità e soprattutto non si deve sottovalutare la situazione.

Ma il problema vero non è lottare per la salvezza. Il problema vero è che l'Inter molto probabilmente non andrà in Champions League e dal punto di vista economico è un problema serio. Anche perchè l'Inter a livello economico non è proprio tutto rosa e fiori e rischiare di finire in un vortice pluriennale come la Juve nel 2006, poi non è facile uscirne.

La Juve sembra ci sia riuscita, l'Inter?