Sotto alla Madonnina fa caldo, molto caldo. A giugno e luglio l'umidità e l'afa sono insopportabili, e certo non è il sogno di nessuno vivere tra il cemento di una grande città. Tuttavia, cari lettori, bastano queste due motivazioni per portare un club titolato e importante come l'Internazionale a perdere pezzi ogni anno? Certo i motivi della dipartita di così tanti personaggi importanti e così di frequente non sono la temperatura milanese, né la presenza scomoda del nostro Presidente Monti che sicuramente infastidisce i nerazzurri, come tutti noi. (:-P)
Rimettiamo le carte in ordine, partiamo dal 2009. L'inter ha uno squadrone da diversi anni che tuttavia in europa non riesce a portare a casa la pagnotta. Arrivano però nomi importanti prima e durante il campionato e questa volta finalmente i tifosi nerazzurri possono esultare, sono tornati sulla cima d'Europa. Esultano per poco però, perchè non appena vinto il tanto agognato trofeo, ecco che i pezzi dell'armata fino a quel momento invincibile hanno iniziato a sgretolarsi malamente.
Prima di tutti si è alzato dalla sua scrivania Jose Mourinho, il Re della Pinetina, che reduce da un'annata trionfale con la prima tripletta del calcio italiano, ha ben pensato di dichiarare di voler lasciare l'Inter a fine anno. Subito dietro di lui sono partite le voci di un trasferimento di Milito al Real, insieme all'amato Jose, affare poi inconcluso. Insomma tutti apparentemente scontenti, tutti apparentemente partenti, ma alla fine tutti rimasti. Come mai?
La risposta più logica sta nelle clausole contrattuali, più che nella voglia dei giocatori di rimanere per fare bene. Questa ragione daltronde spiegherebbe la voglia pari a zero di scendere in campo di buona parte dello spogliatoio di Benitez a inizio anno. Insomma passa un anno, l'Inter si fa protagonista di una stagione non entusiasmante, e i fantasmi ritornano. Leonardo se ne va alla prima offerta, Eto'o sta valutando cosa offre il mercato, Lucio si dice aperto alla possibilità di emigrare addirittura nella Bundesliga, di certo non meta ambita dai calciatori. Su milito c'è un grande punto interrogativo, Snejder potrebbe essere usato come pedina di scambio, Maicon da anni deve essere venduto ma passerà sicuramente il prossimo inverno a giocare al Meazza, e chi più ne ha più ne metta.
E allora qual è il problema? Quale aura circonda l'Inter per aver effetti così negativi oltre che sulla piazza anche sui calciatori? Molti non saranno d'accordo con le mie parole, quindi ora la palla a voi, o miei cari, per smontare la mia tesi!
Alessandro "Gas" Gasperini
Il fatto che stia succedendo questa cosa all' Inter mi sorprende perchè in un grande club dichiarazioni di questo genere sono inaccettabili. Ricordo in modo particolare le frasi di Milito, pronunciate ancora sul tappeto del Bernabeu l' anno scorso dopo la conquista della Champions, che risultarono a dir poco sconvenienti ed arroganti in quel momento. Per non parlare delle recenti dichiarazioni di molti neroazzurri tra i quali: J.Cesar, Maicon, T.Motta, Sneijder, Eto' o e via dicendo.....Credo che la dirigenza debba interrogarsi su questo fenomeno e mettere un freno a questa dittatura dei giocatori, che troppo spesso si dimenticano di essere lavoratori subordinati ad una società.
RispondiEliminaesatto, hai centrato il problema, qui c'è una dirigenza incapace di dirigere!
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