Il mercato delle mancate partenze
Che dire, il mercato estivo non ha regalato al popolo italico grandi sorprese, le mancate partenze sono state molto maggiori rispetto a chi ha lasciato il proprio club d'origine:
Montolivo, Borriello, Gilardino, Amauri, Palacio e tanti altri che sembrava dovessero approdare in una big (ma poi, esistono ancora le "big" e le "provinciali"?) invece sono rimasti nel club in cui hanno militato anche lo scorso anno.
Se il mercato Italia-Italia è rimasto abbastanza fermo, il mercato Italia-estero (soprattutto Spagna) è stato molto profiquo: il Barcellona si è assicurato il gioiellino ex Udienese Sanchez e la nuova AmericanRoma è andata a pescare proprio in Spagna per completare la propria rosa. A partire dall'allenatore Luis Enrique e Bojan, entrambi provenienti dalla Cantera Catalana, si continua con Osvaldo dall'Espanyol per finire con Gago che dal Bernabeu è passato alla Lupa.
Ma l'asse con l'estero non riguarda solo la Roma, Eto'o è andato in Russia ed è profumatamente pagato (potete consultare anche voi quanto ha guadagnato da quanto ha firmato per l'Anzhi a questo link). Non solo Eto'o, anche Jimenez è stato attratto dai petroldollari (questa volta arabi) ed è finito a giocare per l'Al-Ahli, ex club fra l'altro di Fabio Cannavaro.
Petroldollari russi hanno attratto anche Criscito che è finito alla corte dello Zar Spalletti, facendo infuriare non poco De Laurentis che lo voleva a Napoli.
Detto di De Laurentis, si è scoperto il motivo della sua sfuriata in sede di stilaggio dei calendari: il primo turno in Champions League verrà giocato dopo il big match al Manuzzi contro il Cesena.
Pagelle
NAPOLI, 8. Un mercato quasi perfetto: sono state colmate le lacune nei vari reparti, ritoccando l'organico con ottimi giocatori, di grande affidamento (Inler, Britos e la ciliegina Pandev). Mazzarri dovrà però affrontare un nuovo tipo di problema. L'anno scorso la sua squadra è stata la sorpresa della stagione: un terzo posto finale non preventivato, che ha fatto del Napoli la mina vagante dello scorso campionato. Quest'anno però i partenopei non potranno sfruttare l'effetto sorpresa: dovranno dimostrare sul campo tutto il proprio valore.
LAZIO, 8. Vedi Napoli. Ottimi innesti (Klose, Cissè, Marchetti) e ottime cessioni (Zarate su tutti). A Reja il compito di ottenere risultati e bel gioco.
UDINESE, 8. Il voto è la media tra il 10 per la gestione del mercato nella storia e il 6 per la quasi immobilità in entrata. Ma a Udine possono essere felici: la vocazione dei friulani è da sempre quella di creare campioni e di rivenderli, sfruttando la voglia di affermarsi dei propri calciatori. Certo, Sanchez è partito ma chi può dire che il suo sostituto non sia già in rosa o in uno dei giovani acquistati?
CESENA, 8. Il colpo è la permanenza di Parolo, signor centrocampista. E' partito il folletto Giaccherini, ma sono arrivati diversi buoni giocatori, tra i quali spiccano i nomi di Mutu, Martinez e Candreva. Ottimo l'innesto in panchina di Giampaolo, a mio parere un ottimo allenatore. Un mercato che assomiglia al poker: gli "all in" sono molto televisivi e viverli da fuori fa molto show time, ma da dentro il cuore palpita. Come nel poker, bisogna sperare nella sorte, come nel poker i se e i ma sono molti: se Mutu ritorna il miglior Mutu, se Antonioli farà un'altra gran stagione vista l'età, se Von Bergen si dimostrerà all'altezza di un secondo campionato a buoni livelli, se la squadra verrà completata e non mandata al macello del campionato incompleta, se, se, se....Insomma, le incognite sono molte, ma, esattamente come nel poker, preferisco giocare con 2 kappa in mano che con un 7 di picche e un 9 di bastoni. Sperando che il Flop regali un'ottima mano per poter vincere la partita...I nomi sulla carta ci sono, e per una squadra che fino a 3 anni fa giocava in Lega Pro…
PARMA, 7. Il mercato è stato giudizioso e intelligente, tipico del binomio Ghirardi-Leonardi. Un bel 7 condito dalla ciliegina Floccari sul finale.
ROMA, 7. Mi sembra ottima l'idea generale del nuovo progetto giallorosso, ma ho qualche perplessità che questo sia adeguato alla figura di Francesco Totti. Col capitano andava discusso un progetto di questo tipo, prima di attuarlo. Totti è uno straordinario centravanti, ma per occupare quella posizione nello schema di Luis Enrique serve mobilità, basti pensare a Messi che gioca da finto centravanti. Sarei curioso di vedere il Totti di 7-8 anni fa in questo ruolo, sarebbe stato uno dei più forti centravanti della storia. Ad ogni modo, i nuovi acquisti non mi entusiasmano particolarmente. Tutti giovani di grande prospettiva. Bojan, Gago, Osvaldo e Pjanic sono buoni giocatori, ci mancherebbe. Però l'idea di Luis Enrique è quella di ottenere risultati puntando sul gioco di squadra, un modo di vedere il calcio che in Italia non ha mai pagato. La Serie A viene vinta dalle squadre che hanno il maggior numero di campioni in campo. Inoltre, non si dimentichi che si vuole attuare tutto questo a Roma, dove la pressione della piazza non è la stessa di Parma, per fare un esempio. Mi auguro che Luis Enrique riesca nel suo compito, perchè sarebbe un cambiamento (positivo) importantissimo nel nostro calcio.
JUVENTUS, 6.5. Il mercato della Juve è indecifrabile. Per l'ennesima estate rivoluzione della rosa, anche se quest'anno ci sono elementi di discontinuità con il passato. Innanzitutto i bianconeri hanno preso un fuoriclasse, Andrea Pirlo. E intorno a lui hanno preso tanti altri ottimi (Vucinic) o buoni giocatori (Giaccherini, Lichsteiner), con alcune incognite (Elia e Vidal). Il tutto in mano ad un allenatore vincente, ma all'esordio in una grande piazza. Le premesse per competere con le big ci sarebbero, bisognerà vedere se questi calciatori riusciranno a compiere il salto di qualità per essere alla pari con Milan e Inter. Il voto è la media tra il 7 per l'intraprendenza nel mercato e il 6 per il livello attuale della rosa juventina.
CAGLIARI, 6. Cellino ha fatto un buon mercato: ha venduto bene Lazzari e Marchetti, acquistando alcune scommesse dai campionati stranieri. Però non ha stravolto la struttura della squadra, riscattando Astori dal Milan e confermando i vari Cossu e Conti. Unica pecca l’esonero di Donadoni e l’acquisto di Ficcadenti.
CHIEVO, 6. Che dire del Chievo? Ogni anno è una delle candidate alla retrocessione diretta ma ogni anno smentisce puntualmente questi pronostici. Il ritorno di un tecnico come Di Carlo, che conosce bene la piazza, è un valore aggiunto.
FIORENTINA, 6. Voto di fiducia ai viola, che hanno ricevuto molte critiche durante l'estate. Apprezzo la grinta di Mihajlovic, che ha a disposizione alcuni giovani dal grande avvenire (Jovetic, Ljiajic). Forse il mercato avrebbe dovuto regalare un rinforzo in difesa, anello debole dell'organico viola.
SIENA, 6. L'obiettivo dichiarato è la salvezza, ma alcuni buoni acquisti come Destro, D'Agostino e Gonzalez fanno ben sperare i tifosi bianconeri.
BOLOGNA, 5. Grande confusione a livello societario nonostante un discreto mercato. Di Vaio è la garanzia offensiva, ma il Bisoli di Cagliari è stato una scommessa persa: spero (per lui, assolutamente non per il Bologna) che la sua esperienza a Bologna sia ben più positiva.
CATANIA, 5. Spero che Montella, persona assolutamente intelligente, riesca ad affermarsi come allenatore. Per il resto è il solito Catania: tanti argentini, qualche italiano. Da rivedere.
GENOA, 5. Anche per il Genoa è dura dare un giudizio. Preziosi rivoluziona l'organico ogni estate, anche se da quando è tornato in Serie A il Grifone ha sempre disputato buone stagioni, tra alti e bassi. Le chiavi della squadra sono state affidate quest'anno a Malesani, fautore di un calcio divertente. Difficile dire se ci sia stato un miglioramento rispetto all'anno scorso. Mercato difficile da decifrare.
INTER, 5. Il gap con il Milan invece che diminuire è cresciuto, Gasperini sta rivivendo gli stessi problemi di Benitez nella scorsa stagione. Il ridimensionamento è chiaro, e la cessione di Eto'o è la fotografia del momento. Certo, l'offerta dei russi era difficile da rifiutare, ma nessuno si è preso la responsabilità di rifiutarla. Con Gasperini si ripropone il dubbio delle ultime campagne di mercato: erano bravi Mancini e Mourinho a farsi acquistare i calciatori che volevano o sono troppo "deboli" i vari Benitez, Leonardo e lo stesso Gasperini, che non riescono ad opporsi alle cessioni dei pezzi da novanta? Gli ultimi giorni di mercato servivano per risolvere i buchi nel reparto offensivo che con il 3-4-3 ha bisogno di attaccanti sullo stile di Lavezzi, Palacio e Tevez che non sono arrivati. Dubbi sull'acquisto di Zarate, mentre aver scongiurato la partenza di Sneijder assicura stabilità nel gioco.
NOVARA, 5. Ritrova la A dopo cinquantacinque anni, la salvezza sarebbe un regalo incredibile per i tifosi piemontesi, Ma sarà dura.
ATALANTA, 4. Sei punti di penalizzazione, il capitano e bandiera Doni squalificato per tre anni e mezzo. In tutto questo quadro già fosco, un mercato assolutamente insufficiente. Assolutamente la principale candidata alla retrocessione.
LECCE, 4. Gli arrivi dalla Juve di Pasquato e Giandonato migliorano la struttura dell'organico salentino, ma dopo le sofferenze dello scorso anno serviva un mercato più dinamico e con piò qualità. Vecchi marpioni come Oddo non bastano....
PALERMO, 4. Il peggior mercato, e mi duole dirlo. Le cessioni di big come Pastore, Bovo, Cassani e Sirigu non trovano sostituti all'altezza. Non prevedo una grande stagione per i colori rosanero…
Il rompicalcione estate vi saluta e vi da appuntamento al prossimo mercato invernale!
questo rompicalcione ci ha regalato un paio di perle notevoli, una su tutte il motivo della rabbia di de laurentis!!! :D W il Magnaccio! ci fai sempre divertire un mondo tra una cosa giusta e 10 cazzate :)
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