Nel paese dei combattenti di lotta libera mascherati l’ex calciatore del Cagliari Joaquin Oscar Larrivey, passato all’Atlante di Cancun a dicembre, ha deciso di lasciare il calcio per entrare nel mondo del pro-wrestling.
In Messico, dove il wrestling è uno degli sport più seguiti, l’ormai ex calciatore argentino si è fatto contagiare dalla vibrante passione per i combattimenti fatti di performance atletiche e teatrali, e ha iniziato a dedicarsi alla Lucha Libre (la lotta libera), uno stile di wrestling nato proprio nel Centro America negli anni ’30, dove si preferisce di gran lunga l’uso di manovre aeree a scapito della forza fisica, sacrificando spesso il realismo dei match ma sfruttando la velocità, un punto di forza di Larrivey, arrivato in Sardegna dal Sudamerica con il soprannome “El Bati”: nel suo primo combattimento ufficiale, andato in scena la notte scorsa a Guadalajara, ha strapazzato a dovere il logorroico guatemalteco Marco Enzo Bacchetta, che si è ritrovato con un paio di costole incrinate e il setto nasale deviato.
In Messico, dove il wrestling è uno degli sport più seguiti, l’ormai ex calciatore argentino si è fatto contagiare dalla vibrante passione per i combattimenti fatti di performance atletiche e teatrali, e ha iniziato a dedicarsi alla Lucha Libre (la lotta libera), uno stile di wrestling nato proprio nel Centro America negli anni ’30, dove si preferisce di gran lunga l’uso di manovre aeree a scapito della forza fisica, sacrificando spesso il realismo dei match ma sfruttando la velocità, un punto di forza di Larrivey, arrivato in Sardegna dal Sudamerica con il soprannome “El Bati”: nel suo primo combattimento ufficiale, andato in scena la notte scorsa a Guadalajara, ha strapazzato a dovere il logorroico guatemalteco Marco Enzo Bacchetta, che si è ritrovato con un paio di costole incrinate e il setto nasale deviato.
In Italia l’ex calciatore dell’Huracan ha realizzato 12 gol, e si è tolto anche la soddisfazione di realizzare una tripletta contro il Napoli allo stadio San Paolo, la casa del dio del calcio Diego Armando Maradona. Poi tante delusioni dal mondo del pallone, e il momento “no” nel nostro calcio è culminato con la rescissione dal club rossoblu, dove non riusciva più a trovare motivazioni, spazio e soprattutto gol.
La sua passione per il calcio lentamente si è spenta, e Larrivey ha deciso allora di lottare, per cercare nuovi stimoli e risposte da uno sport, il wrestling, che l’ha letteralmente stregato. Da inizio febbraio allora Joaquin ha scelto di cambiare alimentazione e ha intensificato i suoi allenamenti in palestra, perchè per diventare un mito vivente dei ragazzini messicani Larrivey aveva bisogno di accumulare muscoli, affinando nello stesso tempo la tecnica nel combattimento: obiettivo raggiunto, perchè ora Larrivey ha dovuto rivoluzionare il suo guardaroba visto che non entrava più nei suoi vecchi abiti.
L’incontro con Alberto Del Rio a San Luis Potosi ha fatto il resto, e Larrivey ha cominciato negli ultimi mesi a seguire anche nelle trasferte il maestro della “Cross Armbreaker”, una mossa che ha regalato la fama al forte wrestler messicano, con cui l’ex Cagliari ha stretto un’amicizia fortissima.
Tornando alle sue origini Larrivey ha scelto poi il suo soprannome, optando per “El Huracan Joaquin”: i quattro Mori sono rimasti nel cuore dell’argentino, che non vede l’ora di tornare in Italia, magari proprio a Cagliari, per esibirsi in quello che ormai è il suo nuovo lavoro, il wrestler professionista.
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